Le ragioni di un Lessico
Giancarlo Bosetti 22 November 2006

L’esperienza dell’inizio di un’attività dedicata al dialogo tra diverse culture fa incontrare parole e nomi nuovi (per chi non le conosceva prima di affacciarsi su un’altra cultura: sharia, ish’ti’a, Gandhi, Manuele II Paleologo, ayurveda) e nuovi significati di parole vecchie (Oriente, Occidente, provincializzare, secolarismo, civismo, laicismo, religiosità, identità europea, nazionale, araba, ebraica, musulmana, identità multiple, multiculturalismo, monoculturalismo plurale, solitarismo ecc. ecc.). Una parte della esperienza del dialogo è dedicata di fatto alla chiarificazione preliminare di molti significati, che è indispensabile non solo per un vasto pubblico colto ma anche per gli specialisti.

Questa situazione suggerisce l’idea di cogliere l’occasione della nascita di un sito e di un progetto di dialogo interculturale come quello rappresentato da resetdoc.org, espressione dell’associazione Reset-Dialogues per avviare la costruzione di un lessico in progress, che potremmo intitolare “Le Parole del dialogo”, e di farlo in lingua inglese, in italiano, in arabo e in altre lingue, nel modo più esteso possibile. Non sempre saranno possibili soluzioni univoche, ma anche il confronto tra tesi diverse intorno a una voce sarà comunque motivo di chiarificazione, dei dissensi, di approfondimento, forse qualche volta di proposte capaci di dissolvere equivoci e fraintendimenti.

Dalla struttura centrale, si dirameranno molte derivazioni, come un tronco d’albero che emetta molti rami, ciascuno dei quali produrrà altri rami e foglie. Non sarà una struttura infinita e sarà in via permanente di aggiornamento e arricchimento. Per esempio: secolarismo, secolarizzazione. Chiederemo ai nostri più qualificati collaboratori di sviluppare queste voci e di seguire la discussione che si volge intorno a questi concetti. Chiederemo di contribuire con singoli articoli: secolarizzazione in Europa, nei paesi arabi, in Iran, in Israele, negli Stati Uniti. Altro esempio: democrazia, relazioni tra democrazia e religione, democrazia e benessere, democrazia e differenze culturali, democrazia indiana, esportazione della democrazia ecc. ecc.

Le “Parole del dialogo” di Resetdoc diventeranno un luogo di consultazione per studenti e ricercatori, un luogo dove sarà possibile per molti scoprire nuove idee e nuove connessioni. L’obiettivo della sua compilazione è di esplorare, attraverso l’indagine di voci-chiave del dibattito filosofico e culturale odierno, i temi più discussi della dimensione interculturale in modo che tutti gli operatori del dialogo interculturale vi possano trovare un utile sostegno. Potrà generare domande e facilitare risposte per tutti quelli che lavorano nei settori della società più sensibili al tema, a partire dalla scuola e dal mondo della politica.

Le voci non saranno trattate come in una normale enciclopedia. Non ne abbiamo peraltro le forze ed esistono già eccellenti strumenti di reference. L’orientamento della nostra attenzione sarà selettivo e rivolto a tutti gli aspetti della vita sociale e della discussione intellettuale interessati alla dimensione del rapporto con la differenza, con particolare attenzione alla capacità del pensiero di gettare ponti verso dimensioni diverse da sé, di superare distanze e barriere, di superare conflitti pensandone la soluzione anche in condizioni difficili, di sconfiggere il fanatismo, di gestire il risentimento e la fuoruscita da croniche situazioni di guerra.

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