«Ma Hezbollah non è stato sconfitto»
Una conversazione con Rami Khouri 15 September 2009

L’Alleanza filo-occidentale “14 Marzo” ha sconfitto il partito degli Hezbolllah sostenuto dalla Siria. E Saad Hariri è stato nominato Primo Miinistro. Qual è il nuovo scenario libanese?

Innanzitutto, non possiamo parlare né di vinti né di vincitori nelle ultime elezioni parlamentari libanesi. Sicuramente, in termini di seggi, l’Alleanza “14 Marzo” ha vinto. Ma politicamente il partito degli Hezbollah ha dimostrato che detiene ancora un largo consenso nelle aree del paese a maggiornaza sciita. Inoltre era prevsto che Saad Hariri sarebbe stato designato Primo Ministro: è un politico giovane, leale e un leader moderato. Hariri Junior si batterà per far trionfare la giustizia nel processo sull’assassinio di suo padre Rafiq. Quindi io credo che sia un leader in grado di rappresentare il popolo libanese. Ovviamente ha ancora molto da imparare, ma è sufficientemente intelligente ed è sulla buona strada. Hariri è il rappresentante del nuovo governo libanese e tutte le parti politiche – gli sciiti, i sunniti ed i cristiani – rispetteranno il governo nazionale legittimo, ma le potenze straniere quali gli Stati Uniti, l’Egitto, la Siria, l’Arabia Saudita e la Francia continueranno a tenere stretta la presa sul Libano.

Saad Hariri ha già mostrato segni di apertura verso il leader degli Hezbollah Hassan Nasrallah.

Ci si aspetta che tutte le parti politiche libanesi collaborino verso un governo di intesa e verso la stabilità del paese. Ma vi sono diverse posizioni all’interno del governo. Saad Hariri è consapevole che il partito d’opposizione Hezbollah gode di largo consenso tra la ente: il partito sciita viene riconosciuto come il movimento di resistenza nazionale. Comunque il Partito di Dio non otterrà il potere di veto come forza di opposizione all’interno del governo.

Gli Hezbollah hanno dichiarato che non deporranno le armi. Quale potrebbe essere la reazione dell’Alleanza “14 Marzo”?

E’ una questione prioritaria all’interno del dibattito politico nazionale. Potrebbe reppresentare il primo gradino verso la sicurezza nazionale. Non vi è accordo né intesa su questo punto, al momento. Ci si aspetta che questa questione venga risolta presto. Inoltre è un tema che richiede analisi approfondite riguardo il complesso rapporto tra le milizie sciite degli Hezbollah ed i paesi stranieri come l’Iran e le sue connessioni con le migliaia di libanesi all’estero.

Saad Hariri è stato nominato Primo MInistro in quanto leader sunnita. Il nuovo governo si impegnerà per cambiare l’attuale legge elettorale impostata su divisioni religiose?

Anche la discussione sulla legge elettorale rappresenta un banco di prova importante per lo Stato libanese. E tutte le parti politiche del Paese sottolineano la necessità di una riforma del sistema elettorale, che superi l’attuale legge settaria.

Quale reazione potrebbe avere ora la Siria, dopo la vittoria della coalizione filo-occidentale in Libano?

Dall’assassinio dell’ex Primo Ministro Raiq Hariri nel 2005, l’equilibrio tra il Libano e la Siria è cambiato. Il Libano ha accusato Damasco dell’attentato. La Siria ha negato ogni responsabilità, tuttavia ha ritirato le sue truppe. Dopodiché Saad Hariri ha dismesso la sua retorica ostile e ha giurato di collaborare con il partito filo-siriano Hezbolllah. Ma il nuovo rapporto non fermerà le indagini sulla morte di Rafiq.

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