Habermas, Benhabib, Moghadam, Dallmayr, Schwarzenberg, Kermani e tanti altri: tutte le firme
20 January 2010

Jürgen Habermas
Seyla Benhabib
Nadia Urbinati
Andrew Arato
Jean Cohen
Jim Sleeper
Otfried Höffe
Fred Dallmayr
Karel von Schwarzenberg
Navid Kermani
Katajun Amirpur
Alessandro Ferrara
Gianfranco Pasquino
Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri
Pietro Marcenaro, senatore Pd
On.le Marco Scurria (PPE Delegazione Italiana)
Luigi Spaventa
Arianna Tondi
Gianluca Lottici
Collegio siciliano di Filosofia (Siracusa)
Paolo Battistutti
Luca Teglia
Dr. Luigi Rocca, Dipartimento di Filosofia dell’Università della Calabria
Federico Laudisa, Università di Milano-Bicocca
Furio Cerutti, professore di Filosofia politica (Visiting Professor 2010, London School of Economics)
Mario Cingoli, professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Milano-Bicocca
Salvatore Biasco, Università Sapienza di Roma
Norberto Ferrucini
Azim Zahir
Alessandro Oderda
Luciano Nicastro
Piero Arlorio
Vittorio Nadai
Massimo Negri – Casalmaggiore (CR)
Enzo Di Nuoscio
Niccolò Figà-Talamanca (Segretario Generale – Non c’é pace senza giustizia)
Marta Barone
Vittorio Ferraro
Girolamo Caianiello – Roma
Roberto Fioravanti
Bruno Tumminelli
Antonella Pagliarulo
Gianni Cipriano
Elio Rabello
Luigi Baiocchi
Stefano Valabrega
Lello Anav
Giorgio Cohen
Ariela Cassuto, Livorno
Francesco e Zina Strazzi Licheri
Mario Pacifici
Gianni Polgar
Giacomo Korn

UNESCO’s World Philosophy Day should be held in Tehran only if the unethical and amoral actions of the Iranian state vis-à-vis its citizens were the subject of discussion.
Valentine M. Moghadam
Professor of Sociology and Director of Women’s Studies
Affiliated Faculty, Department of Political Science
Purdue University

Given the current climate in Iran, it would be a disaster if World Philosophy Day was held in Iran (given that most of Iran’s philosophers have fled the country or are in jail).
Best,
Nader Hashemi

Sono ben contento di associarmi a quest’iniziativa, e vi prego ti
aggiungere il mio nome all’elenco degli altri che mi hanno preceuduto.
Joseph LaPalombara
Wolders Professor Emeritus of
Political Science & Management
New Haven, CT 06520
USA

I am writing to express my support for the appeal made by Resetdoc Scientific Committee to UNESCO’S General Director, Irina Bokova, to reconsider any decision that will allow Iran to host the 2010 World Philosophy Day. The appeal is based on the concern that the prevailing political and intellectual conditions in Iran do not permit, let alone guarantee, the freedoms of speech, communication and participation that such an initiative requires. The overarching aim of such philosophical dialogue is to generate a greater pluralist understanding among scholarly representatives and civil society members, which in turn leads to political and social compromise both nationally and globally.
Therefore, to safeguard the integrity and effectiveness of such a worthwhile initiative – World Philosophy Day, there is an urgent need to support the Resetdoc appeal against the decision in a concerted and more widespread way worldwide.
Sincerely
Teresa Chataway
Griffith University, Nathan Campus
Brisbane. Qld. 4111 Australia

Gentlemen and Ladies: Please add me to your list of people not wanting the Day Of Philosophy to be in Tehran–at least not right now. The government is completely out of control though it wants total control by way of Revolutionary Guard etc. The protests make the city too difficult and dangerous to attend. A NY Times writer born and raised in Iran has had to go into hiding or stay in either Canada or US to avoid being trapped and returned to Iran for jail and most likely killed because of what she has written about Iran’s government and the area around.(NY Times,6/17/2010).
Iran is a beautiful country with very gracious people but the government is much worse now than it was under the Shah in 1969 when I was
there.
Patricia Wilson

Amo e studio la cultura persiana da anni e sono sicura che nessun Paese al mondo meriti più dell’Iran di ospitare un festival della filosofia, lo dimostrano le centinaia di persone, uomini e donne, che rischiano apertamente ogni giorno la propria vita per migliorare il proprio paese. Sarebbe forse un sollievo per loro partecipare da protagonisti a questa manifestazione; ma sarà davvero così? Saranno davvero liberi di partecipare ed esprimersi liberamente, loro e gli ospiti stranieri che parteciperanno alla manifestazione? O sarà uno strumento di propaganda per il regime teocratico di Ahmadinejad? Quale espressione filosofica può conciliarsi con una teocrazia così lontana da qualsiasi forma di filantropismo, una teocrazia che reprime col sangue le proteste della propria gente.
E’ per questo che intendo aderire alla vostra protesta.
Kawkab Tawfik

Sarebbe un grave insulto alla coraggiosa lotta di tutti coloro che lottano per la libertà di pensiero e la democrazia in Iran.
Liliana Rigamonti, Milano

Aderisco alla petizione…ma io sarei più per la negoziazione, capisco l’esigenza dei partecipanti, ma non si può isolare del tutto l’Iran, ho paura che un isolamento estremo porti ad una radicalizzazione ulteriore della repressione del regime, e che la popolazione si senta esclusa dal resto del mondo e totalmente abbandonata. Inoltre si possono pensare a tutte le possibile strumentalizzazioni che i capi religiosi e Ahmadinejad potrebbero fare di un rifiuto del genere.
Insomma, bisognerebbe assicurare espressione e partecipazione, ma senza costruire muri…sarebbe magari più appropriato svolgere la giornata in un luogo altamente simbolico (anche per la popolazione iraniana, anche se non nel loro paese) e dedicare tutta l’edizione all’Iran e ai suoi liberi pensatori e alla sua cultura attuale e antica…
Ma forse chiedo troppo…
Benedetta Baracchi

Aderisco alla protesta contro la designazione dell’Iran quale futura sede della Giornata mondiale della filosofia 2010.
Francescomaria Tedesco
contrattista di ricerca – Filosofia del diritto
Università Suor Orsola Benincasa, Napoli

Sono un’insegnante di Scuola primaria laureata in Filosofia.
Condivido pienamente la lettera scritta da Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e Ramin Jahanbegloo alla direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova per scongiurare che la Giornata mondiale della filosofia si tenga nel 2010 in Iran. Sarebbe infatti una beffa per le vittime della repressione, in un Paese in cui si può essere incarcerati e si può rischiare la vita per le proprie idee. Anche se non rientro nel novero dei filosofi e degli intellettuali ben volentieri mi unisco ad essa esprimendo  attraverso questo messaggio la mia totale adesione alla vostra protesta.
Grazie.
Matilde Usai – Genova

Aderisco all’appello perché la Giornata mondiale della filosofia 2010 NON si tenga in Iran.
Dario Maggi, compositore, docente al Conservatorio G.Verdi di Milano.

Aderisco all’appello di Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e Raminm Jahanbegloo alla Direttrice generaledel’Unesco perchè la Giornata mondiale della Filosofia non si tenga in Iran
prof. Roberto Fai, Collegio siciliano di Filosofia

Assolutamente no. Dopo, vogliamo fare una giornata dell’Internet in Cina?
Claudio Bellavita

Non è necessariamente una beffa:può essere letta come una provocazione in questi termini: per la Comunità internazionale l’Iran non è solo quella dei suoi contestati governanti. Atteso che non è praticabile lo “strike” occorre procedere con la politica. Dunque protesta che dia colore al seguito: decisone di portare la filosofia nel medioevo iraniano.
Valentino Compagnone
avvocato in Roma

Sono completamente d’accordo con quanto scritto da Giuliano Amato nella sua lettera, contro la proposta di tenere a Teheran il convegno di filosofia. Sarebbe utile propaganda per un regime che sta attuando una repressione feroce, sarebbe uno spregio agli iraniani che stanno pagando con la vita la loro pacifica dissidenza. L’Occidente almeno questo!
Annalisa Rossi

World philosophy day in Iran? NO, THANK YOU.
Free Iran.
Ada Pagliarulo

Aderisco alla protesta contro la giornata della filosofia in Iran. Mi vergogno che una simile idea venga da un organo che ha per missione l’impegno per il rispetto dei diritti dell’uomo.
Antonella Boralevi

Koinè Studi e Ricerche intende unirsi al Loro appello alla Direttrice Generale dell’Unesco Irina Bokova affinché la Giornata mondiale della filosofia 2010 non si svolga a Teheran. Riteniamo anche noi che la dura repressione in corso non possa consentire lo svolgimento di una iniziativa così significativa per il dialogo tra i popoli e le culture. Ci uniamo alla richiesta affinchè Irina Bokova dall’alto del suo prestigioso incarico si adoperi affinché all’attuale regime iraniano, giunga un messaggio forte. Koinè Studi e Ricerche, pur riconoscendo l’importanza del dialogo quale massima forma di convergenza nell’ambito della contrapposizione culturale e politica, crede che alla insulsa ed inutile ferocia delle milizie islamiche – destinate loro malgrado a soccombere alla dirompente spinta che giunge dal popolo armato solo dal coraggio – debba giungere un messaggio forte e non violento quale il riconoscimento da parte degli stati liberi che Teheran non può essere la sede 2010 per la discussione filosofica. Chiediamo a Loro Prof. Giuliano Amato, Prof. Giancarlo Bosetti e Prof. Ramin Jahanbegloo in rappresentanza di Reset-Dialogues on Civilizations, di far presente a Sua Eccellenza Irina Bokova di aver sottoscritto l’appello.
Michele Seno, Presidente Koinè Studi e Ricerche

Anche se non sono un filosofo o un intellettuale mi associo sinceramente a questo appello affinché sia impedita l’organizzazione di questa giornata a Teheran, in considerazione della violentissima repressione di ogni forma di espressione democratica.
Distinti saluti.
Paola De Lazzer

Aderisco in pieno al vs appello.
Sarà importante coinvolgere anche intellettuali islamici occidentali.
Cordialmente.
Prof. Flavio Pajer
docente Pedagogia delle religioni

Sono Adnane Mokrani, professore associato presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, Roma; professore aggregato presso la Pontificia Università Gregoriana, Istituto di Sudi Interdisciplinari su Religioni e Culture (ISIRC), Roma, aderisco, a titolo personale, all’appello rivolto da Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e Ramin Jahanbegloo, membri del comitato scientifico di Resetdoc, alla direttrice generale dell’UNESCO Irina Bokova, per scongiurare che la Giornata mondiale della filosofia si tenga nel 2010 in Iran.

Sottoscrivo il vostro appello a Irina Bokova per garantire la giornata  mondiale 2010 della filosofia eliminando la ‘contraddizione in termini’ teheran (una giornata della filosofia, o si tiene nella libertà, o nega se stessa e non è).
Michele Figurelli

Mi unisco solidarmente al vostro appello. Penso che a sua volta la giornata mondiale della filosofia dovrebbe tematizzare quanto accaduto, in una prospettiva di:
a) ricerca di forme di autocomprensione aperte alla  elaborazione  delle inevitabili discontinuità e contraddizioni interne al campo delle pratiche di pensiero filosofico (non si può pensare che a questa candidatura il variegato mondo dei filosofi sia del tutto estraneo),
b) e di migliore individuazione del rapporto tra pratiche del pensiero filosofico e pratiche costitutive di dispositivi istituzionali della dimensione UNESCO = cosa i filosofi si aspettano dall’UNESCO e perché.
Paolo Nepoti

Bonjour,
Je viens de lire á Libération votre appel pour changer le jour de la philosophie¡
je suis d’accord étant donné les circonstances en Iran…
amitiés
Alberto Bejarano
fondateur JEUDIS DE LA PHILOSOPHIE, BIBLIOTHEQUE NATIONALE COLOMBIE

I’m a Reset reader and I agree with all of you: no question about it.
Iran doesn’t deserve such a “civil” day!
Thank you.
Rosaria Pelliccione, L’Aquila, Italy

Cara Direzione di Reset,
sottoscrivo l’appello di Amato-Bosetti-Jahanbegloo affinché la giornata mondiale 2010 della filosofia, disciplina in cui si insegna l’esercizio della libertà intellettuale e del rispetto dell’altro, si tenga in un paese come l’Iran che ottunde le libertà minime di un sistema democratico e che esercita la sopraffazione in luogo del confronto.
Buon lavoro!
David Ragazzoni
PhD Candidate in Political Theory and Human Rights
Scuola Superiore “Sant’Anna”
Pisa

Sono d’accordo: questa cosa non s’ha da fare, ma è fondamentale che il tema per quest’anno riguardi la libertà politica e religiosa sviluppata nei secoli fin dall’origine della filosofia – con un’attualizzazione delle problematiche rivolte proprio ai paesi come l’Iran – e dandone un’ampia diffusione unversale.
Gigliola Varani

Sono un lettore di Reset e condivido pienamente la lettera scritta da Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e Ramin Jahanbegloo alla direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova. Nella lettera di Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e Ramin Jahanbegloo mi sarebbe piaciuto però anche leggere che l’Iran e’ squalificato come sede per la Giornata non solo per la repressione sanguinaria alla libertà dei suoi cittadini, ma anche per l’incitamento a “cancellare dalla carta geografica Israele”, unico stato democratico nel Medio Oriente e membro delle Nazioni Unite. Questo incitamento fa’ dell’Iran uno stato a regime filo-nazista e pertanto da escludere da qualsiasi manifestazione internazionale.
Giulio Enzo Nahum
Roma

Non sono d’accordo sulla scelta dell’Iran come paese ospite del summit sulla filosofia, perché si tratterebbe a mio avviso di avallare in un qualche modo l’attuale tragico governo.
inoltre si tratta di filosofia in un ambiente libero, non in una teocrazia diventata tirannia.
Mario Coccia

Con riferimento all’evento in oggetto , esprimo tutta la mia indignazione circa la scelta fatta in merito al paese selezionato per ospitare tale evento di così tale importanza e significato. Non si può annoverare l’Iran come paese libero e come tale inadeguato ad ospitare un evento che dovrebbe esprimere pensieri scevri da ogni forma di pressione e condizionamento sia nel corso dell’evento stesso sia nel corso della vita quotidiana . Un paese che oltre a non dare spazio al libero pensiero , si permette di auspicare e promettere l’eliminazione dalla mappa mondiale di Israele , un paese democratico, libero, sovrano, membro delle Nazioni Unite (!!), non merita di ospitare serenamente alcun evento internazionale, ancora meno uno del calibro della giornata mondiale della filosofia.
Mi auguro sinceramente che la direttrice generale dell’UNESCO, Irina Bokova, voglia usare tutto il suo buon senso ed influenza per fare in modo di dirottare la scelta su altre località più meritevoli.
Distintamente
Alfonso Nahum
Milano

Aderisco all’appello alla Direttrice Generale dell’UNESCO da parte di Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti e Ramin Jahanbegloo, di non organizzare la giornata mondiale di filosofia a Teheran quando lì sono brutalmente soffocati e calpestati ogni possibilità di libera discussione e riflessione
Prof. Vladimir Gradev, Dr. Habil,
Ex-ambassador of Bulgaria to the Holy See
Head of Dept. of History and Theory of Culture
Faculty of Philosophy
Sofia University “St. Kliment Ohridski”

Gentile Direttore,
come cittadino europeo e in solidarietà con il movimento iraniano per le libertà civili, aderisco alla vostra protesta contro la Giornata della Filosofia in Iran.
Cordiali saluti,
Dott. Alberto Varignana
Bologna

Sottoscrivo l’appello. La Giornata mondiale della filosofia in Iran sarebbe un insulto alla libertà stessa della filosofia.
Stefano Lauria

In centuries past, Teheran was the home of great thinkers, men and women of insight and compassion. Indeed, there are still such men and women there today, but they are the victims of the regime that rules Iran, not its representatives. I feel it would be the worst possible gesture at this time for UNESCO to hold World Philosophy Day in Iran. I urge the officials of UNESCO to carefully consider what message they want to send to both the proponents of freedom of thought and its opponents in their selection of a host nation for this year’s observances.
George Robinson
Author
New York, NY, USA

a :
S.E. Irina Bokova
Direttrice Generale dell’ Unesco
Parigi,
in perfetta buona fede e con la massima energia desidero esprimere il mio estremo disappunto relativamente al progetto di attribuire la Sede della suddetta importante iniziativa ad un paese che ormai da anni nega ogni libertà alla propria popolazione e proclama la volontà di distruggere un paese membro dell’ ONU.
Troverete facilmente una altro Paese degno di tale scelta.
Son certo di essere, in questo dissenso, in compagnia di uno stuolo di persone di immacolata reputazione.
In fede
Franco Cohen

Mi auguro che le notizie circa la volontà di organizzare la giornata mondiale della Filosofia in Iran sia solamente uno scherzo di pessimo gusto nei confronti degli studenti universitari Iraniani che ogni giorno rischiano la vita per poter esprimere il loro pensiero.
Flavio Hannuna

E’ un insulto, non solo nei confronti di Israele ma di tutto il mondo, svolgere una conferenza del genere in un paese dominato da un regime sanguinario e dittatoriale come l’Iran, in cui sono quotidianamente violati tutti i diritti civili. Non si può e non si deve legittimare in alcun modo un regime terroristico del genere.
Renato Caviglia, MD, PhD
Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dottore di Ricerca in Scienze Epato-Gastroenterologiche

alla c.a. di S.E. Irina Bokova
desidero formulare la mia più vivace contrarietà nei confronti dell’ipotesi, che mi auguro rimarrà tale,
di far svolgere la giornata mondiale della filosofia in Iran.
Tale decisione si tradurrebbe in una “complicità” con l’attuale governo, di
cui si approverebbero implicitamente tutte le efferatezze.
Distinti saluti
Adriana Nahum

Il congresso di filosofia in Iran mi ricorda i mondiali di calcio in Argentina durante la dittatura.
Aderisco all’appello.
Massimo Leone

La repressione feroce e sanguinaria della liberta’ e del diritto alla parola dei cittadini da parte del governo iraniano , e l’incitamento a “cancellare dalla carta geografica Israele”, unico stato democratico nel Medio Oriente rendono impossibile tenere in Iran una manifestazione come un convegno filosofico che dovrebbe essere improntata dalla libertà di pensiero.
Marco Begnardi

Sono un dottore in Lettere moderne e mi occupo dello studio del pensiero filosofico e politico contemporaneo, con particolare riferimento alla tradizione liberale di John Stuart Mill e di Isaiah Berlin. Credo che la filosofia non possa prosperare che in seno a società tolleranti, in cui siano possibili il pluralismo dei valori e il dibattito, perciò non posso che sottoscrivere l’appello di Amato, Bosetti e Jahanbegloo.
Alessandro Della Casa

E’ la prima volta che leggo Reset, ma mi associo pienamente all’istanza avanzata di contrastare in ogni modo che la conferenza sulla filosofia 2010 venga tenuta in Iran. Quanto esprime il governo iraniano oggi è l’opposto.
Fiorella Nahum

Come è possibile discutere di filosofia essendo ospiti di personaggi tragici che perseguitano il proprio popolo, negano l’esistenza stessa della Shoah, promettono di annientare un altro Stato legittimamente costituito? Come potrebbero dei filosofi che siano anche uomini veri incontrare la guida religiosa o il presidente di un Iran che sempre più assomiglia ai peggiori regimi della storia dell’uomo? Vi chiedo di aggiungere il mio nome nell’elenco dei firmatari.
Cordiali saluti
Emanuel Segre Amar

Discutere di filosofia senza libertà di pensiero è un’affermazione priva di normale buon senso. E’ il momento di difendere i diritti umani del popolo iraniano; una giornata della filosofia non può ignorare i perseguitati dal regime teocratico. E’ involontariamente comica la ricerca di spazi di discussione nell’attuale tragica situazione iraniana.
Mauro Gerli

I am fully supporting Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti and Ramin Jahanbegloo in their protest against the intention of the 2010 World Philosophy Day being hosted by Iran. We hope their urgent appeal will be taken seriously.
Ivan Chvatik, Center for Phenomenological Research and Center for Theoretical Study, at Charles University and the Institute for Philosophy of the Academy of Sciences of the Czech Republic

Alla c.a. di S.E. Irina Bokova
Desidero esprimere la mia più forte e sentita contrarietà nei confronti dell’ipotesi, che mi auguro rimarrà tale, di far svolgere la giornata mondiale della filosofia in Iran. Tale decisione si tradurrebbe in una “complicità” con l’attuale governo, di cui si approverebbero implicitamente tutte le efferatezze.
Distinti saluti
Alberto Anav

Desidero esprimere la mia più forte e sentita contrarietà nei confronti dell’ipotesi, che mi auguro rimarrà tale, di far svolgere la giornata mondiale della filosofia in Iran. Tale decisione si tradurrebbe in una “complicità” con l’attuale governo, di cui si approverebbero implicitamente tutte le efferatezze.
Distinti saluti.
Giuseppe Mosseri

Sono indignata all’idea che la giornata mondiale della filosofia si possa tenere in Iran. Non si devono privilegiare i governi che annientano i cittadini di libero pensiero
Daniela Sarfatti

alla c.a. di S.E. Irina Bokova
desidero formulare la mia più vivace contrarietà nei confronti dell’ipotesi, che mi auguro rimarrà tale, di far svolgere la giornata mondiale della filosofia in Iran. Tale decisione si tradurrebbe in una “complicità” con l’attuale governo, di cui si approverebbero implicitamente tutte le efferatezze.
Distinti saluti
Ambra Tedeschi

I am fully supporting Giuliano Amato, Giancarlo Bosetti and Ramin Jahanbegloo in their protest against the intention of the 2010 World Philosophy Day being hosted by Iran. I hope their urgent appeal will be taken seriously.
Prof. Ivan M. Havel Ph.D., past Director, Center for Theoretical Study, at Charles University and the Institute for Philosophy of the Academy of Sciences of the Czech Republic and Editor in Chief, Scientific magazine Vesmir.

Sou uma leitora vossa e fiquei pasmada com a decisão da Unicef!
Não concordo. O Irão é um país sem liberdade, onde todos os dias homens e mulheres arriscam a vida pela LIBERDADE. A filosofia não pode viver aí!
Lívia Teodósio
(prof filosofia reformada)

La Fondazione Bottari Lattes aderisce all’appello all’UNESCO contro la giornata mondiale della filosofia prevista quest’anno nella capitale iraniana. A nome del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico della Fondazione Bottari Lattes
Il Presidente
Caterina Bottari Lattes

If the intellectuals and academics in a country are not free to speak their minds or to argue vigorously without fear, there can be no philosophy. I fully support the petition to ask UNESCO to rescind this decision which would make a mockery of human rights activism and the struggle for democracy in Iran.
Annabelle Sreberny

As one of the founders of the International Association of Women Philosophers, I want to add my support to this request that Iran not be selected as the host country for the 2010 World Philosophy Day under the current regime there which has publicly demonstrated its contempt for the free exchange of ideas that is essential to the philosophical enterprise.
Linda Lopez McAlister

Sostengo con forza e cosapevole adesione la proposta di scongiurare che la giornata mondiale della filosofia si svolga in Iran. Il paese asiatico si convinca di abbandonare la strada della repressione e dell’antidemocrazia: il rispetto dei diritti dell’uomo ha lòa sua dimora obbligatoria in ogni paese del mondo.
Giordano Formizzi
Prof. emerito Univ. di Verona
Cittadino del mondo

Vincenzo Russo – Università di Roma 1

Carlo Angelino – docente di estetica Università di Genova

Barbara Fanini

I fully endorse your letter of protest to the Director general of Unesco
Giorgio Gomel
Gruppo Martin Buber-Ebrei per la pace

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