“Noi non andremo. Israele viola i diritti umani”
Mohamed Salmawy intervistato da Amara Lakhous 12 March 2008

Perché avete sostenuto il boicottaggio della Fiera del libro di Torino?

Come Unione degli scrittori arabi, abbiamo ricevuto tante proteste da parte degli scrittori arabi che ci chiedevano di prendere posizione contro la scelta di Israele come ospite d’onore. Non si può ospitare un paese che non rispetta i diritti umani a Gaza e nei territori occupati. Ci sono state anche disapprovazioni di intellettuali egiziani per la decisione italiana di rimandare la partecipazione dell’Egitto come ospite d’onore per l’anno prossimo, e sostituirla proprio con Israele. Durante la fiera del libro del Cairo 2007, l’Italia era ospite d’onore. In quell’occasione è stato annunciato che l’Egitto sarebbe stato l’ospite d’onore alla Fiera del libro di Torino 2008.

Il direttore della Fiera del libro di Torino Ernesto Ferrero ha dichiarato che c’è stato un accordo con i responsabili egiziani per rimandare la partecipazione egiziana all’anno prossimo…

In realtà, l’Egitto ha solo accettato la richiesta dell’Italia di spostare la data all’anno prossimo. Non c’è stato nessun accordo. Personalmente sono amareggiato per la decisione dei responsabili della Fiera di Torino di scegliere Israele come ospite d’onore. La scelta è inopportuna visto la drammatica condizione dei palestinesi. Siamo veramente stupiti di fonte a questa situazione. Gli arabi hanno sempre avuto un rapporto di amicizia e di concordanza con l’Italia per la sua posizione imparziale rispetto ai problemi del Medio Oriente. Gli intellettuali italiani hanno sostenuto la legittima causa del popolo palestinese.

Cosa succederà agli scrittori arabi che parteciperanno alla prossima Fiera di Torino?

Che io sappia non ci sono scrittori arabi che hanno deciso di partecipare alla Fiera di Torino. Comunque la richiesta del boicottaggio è partita proprio da loro. Quindi sarebbe contraddittorio che loro accettassero l’invito di andare a Torino. La rabbia degli scrittori egiziani non scomparirà facilmente, per questo penso che ci saranno delle conseguenze negative per l’anno prossimo, quando sarà l’Egitto ‘ospite d’onore’.

Ma come spiega che due importanti scrittori egiziani, Gamal Al Gitani e Ala Al-Aswani, abbiano espresso la loro contrarietà al boicottaggio?

Questo non è vero. Non sono certamente favorevoli ad Israele come ‘ospite d’onore’. Hanno semplicemente detto che il boicottaggio è controproducente, quindi bisogna andare alla Fiera di Torino per contestare la politica israeliana e difendere i diritti del popolo palestinese.

La settimana scorsa lo scrittore israeliano Amos Oz ha scritto un duro articolo contro il proprio governo. E’ giusto boicottarlo? Lei è uno scrittore. E’ lecito boicottare altri colleghi scrittori?

Noi non boicottiamo nessuno scrittore. Vogliamo solo boicottare lo Stato Israele per la sua politica distruttiva nei confronti dei palestinesi.

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