Abdolkarim Soroush, il grande riformatore
19 September 2006

 Abdolkarim Soroush è una delle voci riformiste più note dell’Islam. Per questo motivo è stato soprannominato il “Martin Lutero dell’Islam”, e nel 2005 la rivista americana Time lo ha inserito nella lista delle cento persone più influenti del mondo. In quello stesso numero di Time, Scott Mac Leod descriveva Soroush come la voce democratica dell’Iran: “È un uomo pericoloso dal punto di vista dei mullah iraniani al potere. Attivista musulmano durante la rivoluzione del 1979 guidata dall’Ayatollah Khomeini contro lo Scià sostenuto dagli Stati Uniti, il filosofo sessantenne è la forza intellettuale principale dietro il movimento filo-democratico della repubblica islamica.

Partendo da fonti sia occidentali che islamiche, Soroush ha gettato le basi per il pluralismo islamico sfidando la tesi di Khomeini secondo cui Dio avrebbe dato ai mullah il diritto di governare. Soroush si oppone perché, essendo la religione destinata a essere interpretata dall’uomo, è inevitabilmente aperta a interpretazioni assolutamente divergenti. A partire dall’11 settembre, i suoi scritti sono stati essenziali per il dibattito globale sulla compatibilità tra Islam e democrazia. Soroush, musulmano devoto nato in una famiglia della classe operaia di Teheran, ha sfidato costanti minacce di morte scrivendo libri e pronunciando discorsi da un capo all’altro dell’Iran. Conserva una collezione di maglie che gli sono state strappate nel corso di aggressioni da parte di militanti favorevoli al regime.”

Nato nella parte meridionale di Teheran nel 1945 (1324 Annus Hegirae), Soroush si è laureato in matematica. Dopo aver ottenuto il diploma in farmacia e aver trascorso due anni nell’esercito assolvendo gli obblighi militari, si è trasferito a Londra, dove si è laureato in chimica analitica. Successivamente ha studiato storia e filosofia della scienza presso il Chelsea College e ha trascorso cinque anni in Inghilterra, dove i suoi discorsi venivano regolarmente trascritti e riprodotti in pamphlet o in libri. Il primo libro di Soroush, pubblicato in Iran mentre si trovava ancora a Londra, è “L’antagonismo dialettico”, una raccolta di diverse sue lezioni londinesi.

Contemporaneamente Soroush aveva scritto “L’irrequieta natura del mondo” (nahad-e na-aram-e jahan), opera apprezzata anche dall’Imam Khomeini. All’inizio della Rivoluzione, Soroush è tornato in Iran e lì ha pubblicato “Sapere e Valore” (Danesh va Arzesh). Nominato direttore del neo-istituito Gruppo di Cultura Islamica presso il Teacher Training College di Teheran, nel 1983 (1362 A.H.) ha ottenuto il trasferimento presso l’Istituto per gli Studi e la Ricerca Culturale, dove ha operato fino ad oggi come membro ricercatore. Lo stesso anno Soroush ha presentato le dimissioni dal Consiglio della rivoluzione culturale, i cui membri erano stati tutti nominati direttamente dall’Imam Khomeini, e da allora non ha ricoperto alcun incarico ufficiale nel sistema di governo iraniano, fatta eccezione per delle consulenze occasionali ad alcuni enti governativi. Il suo incarico principale è stato di ricercatore presso l’Istituto per gli Studi e la Ricerca Culturale.

Nel corso degli anni ’90, Soroush è diventato gradualmente più critico rispetto al ruolo politico dell’apparato religioso iraniano. Il mensile di cui è stato co-fondatore, Kiyan, divenne, in poco tempo, il forum più visibile dell’intellettualismo religioso. Su questa rivista – che venne chiusa nel 1998 insieme a molti altri giornali per ordine diretto del capo supremo della Repubblica Islamica – Soroush ha pubblicato i suoi articoli più controversi su pluralismo religioso, ermeneutica, tolleranza, clericalismo, ecc. In Iran e altrove hanno ampia circolazione circa un migliaio di registrazioni audio di discorsi di Soroush su vari temi sociali, politici, religiosi e letterari. In breve tempo, non solo Soroush è diventato oggetto di vessazioni e della censura di stato, ma ha anche perso il proprio lavoro e la propria sicurezza. Le sue letture pubbliche presso le università iraniane vengono spesso interrotte dai gruppi integralisti Ansar-e-Hizbullah.

Dal 2000 in poi, Abdolkarim Soroush è stato visiting professor presso l’università di Harvard, dove ha insegnato Islam e Democrazia, Studi Coranici e Filosofia della legge islamica. Scholar in residence presso l’Università di Yale, ha anche insegnato Filosofia politica islamica presso l’università di Princeton nell’anno accademico 2002-2003. Nel 2003–2004 è stato visiting scholar presso il Wissenschaftkolleg di Berlino. Il maggior contributo dato da Soroush alla filosofia islamica è il fatto che egli sostiene che bisognerebbe distinguere tra la religione rivelata da Dio e l’interpretazione della religione o il sapere religioso che si basa su fattori storico-sociali. Soroush è particolarmente interessato ai settori della filosofia della scienza, della filosofia della religione, al sistema filosofico di Moulana Rumi e alla filosofia comparativa.

“Se il movimento di riforma democratica iraniano ha un intellettuale di riferimento, questo è Abdolkarim Soroush”, ha scritto il Boston Globe nel 2004: “Sebbene Soroush abbia lavorato un tempo per il governo rivoluzionario dell’Ayatollah Ruhollah Khomeini, ora propone un argomento potente per la democrazia e i diritti umani e lo fa traendo spunto non solo da John Stuart Mill e John Rawls, ma anche dalle tradizioni intellettuali più profonde dell’Islam sciita. La religione deve rimanere separata dal governo – ama dire – non perché essa sia falsa e corromperebbe la politica, ma perché essa è vera e la politica la corromperebbe.”. “Uno degli obiettivi del movimento di riforma – ha detto una volta Soroush – è che le persone comprendano che possono essere democratiche e restare musulmani fedeli.”

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