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  • Lo scrittore Tahar Ben Jelloun parla con Alessandra Cardinale 7 aprile 2011
    Una primavera in pieno inverno che non assomiglia a nulla nella storia recente del mondo. Un po’ forse alla rivoluzione dei garofani in Portogallo del 1974. Ma è diversa. Tahar Ben Jelloun, scrittore, giornalista, nato a Fèz in Marocco, l’autore francofono più tradotto al mondo, inizia così a raccontare il suo ultimo libro La rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba (ed. Bompiani, 2011, 144 pagine, euro 9,90). “È un risveglio della dignità che non ha precedenti perché – spiega l’autore – nessuno l’aveva prevista. Né gli islamisti né la gente al governo”. Avverte lo scrittore marocchino che il capitolo sulle dittature arabe si chiuderà definitivamente quando Mubarak, Ben Ali, Gheddafi e tutti gli altri saranno giudicati da un tribunale internazionale. “Dopo la fine politica deve esserci quella giuridica”.
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