nord-africa
  • di Elisa Pierandrei 19 luglio 2011
    Un’ondata di sbarchi dalla Tunisia sta travolgendo l’isola di Lampedusa, la porta del Mediterraneo sull’Europa. Sono oltre 20 mila, infatti, i giovani tunisini (per la maggior parte con un’età compresa fra i 17 e i 35 anni) che hanno deciso di lasciare la propria patria, dopo le rivolte che a gennaio hanno costretto l’ex presidente Ben Ali a fuggire in Arabia Saudita. In 23 anni di regime, il raìs ha soffocato ogni speranza di costruire un futuro migliore in patria fra i giovani tunisini che adesso approfittano di una vigilanza meno serrata sulle coste per salire su barconi fatiscenti e tentare lo sbarco in Italia. Troppo spesso incuranti del fatto che si tratta di un viaggio più incerto del futuro della nuova Tunisia.
  • Lo scrittore Tahar Ben Jelloun parla con Alessandra Cardinale 7 aprile 2011
    Una primavera in pieno inverno che non assomiglia a nulla nella storia recente del mondo. Un po’ forse alla rivoluzione dei garofani in Portogallo del 1974. Ma è diversa. Tahar Ben Jelloun, scrittore, giornalista, nato a Fèz in Marocco, l’autore francofono più tradotto al mondo, inizia così a raccontare il suo ultimo libro La rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba (ed. Bompiani, 2011, 144 pagine, euro 9,90). “È un risveglio della dignità che non ha precedenti perché – spiega l’autore – nessuno l’aveva prevista. Né gli islamisti né la gente al governo”. Avverte lo scrittore marocchino che il capitolo sulle dittature arabe si chiuderà definitivamente quando Mubarak, Ben Ali, Gheddafi e tutti gli altri saranno giudicati da un tribunale internazionale. “Dopo la fine politica deve esserci quella giuridica”.
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