fratelli-musulmani
  • Avishai Margalit 1 febbraio 2013
    Sono in molti ormai a chiedersi se anche nella primavera egiziana le forze organizzate prenderanno il sopravvento su quello che resta della rivoluzione del Cairo, come accadde un secolo fa, quando la frangia bolscevica dei rivoluzionari russi prese in ostaggio i movimenti spontanei e plurali per imporre la propria ideologia. Ma è un timore giustificato? E il parallelismo con la rivoluzione d’ottobre ha un senso? E cosa è rimasto invece è dell’ondata di proteste che investì Israele nell’estate del 2011? Anche qui le forze più organizzate e conservatrici sembrano avere avuto il sopravvento sulla spontaneità dei movimenti. Ma, infondo, è pensabile un serio cambiamento senza organizzazione? Lo abbiamo chiesto al filosofo israeliano Avishai Margalit durante gli Istanbul Seminars di Reset-Dialogues, nel maggio 2012. Una video intervista di Nina zu Fürstenberg
  • Francesco Aloisi de Larderel 1 luglio 2012
    Mohamed Morsi è stato eletto presidente, il primo Capo di Stato civile della Repubblica Araba d’Egitto dal 1953, quando Mohamed Naguib inaugurò una lunga serie di presidenti in uniforme militare che ha avuto termine diciotto mesi fa con la destituzione di Mohamed Hosni Mubarak. Si tratta anche del primo presidente della storia egiziana eletto in maniera democratica.
  • Federica Zoja 16 giugno 2010
    In un anno decisivo per il sistema politico egiziano, messo a dura prova da un serrato calendario elettorale e dall'incognita della successione presidenziale, cresce la popolarità dell'uomo nuovo Mohammed El Baradei, in pensione dagli incarichi internazionali (il più prestigioso, dal 1997 al 2009 a Vienna, in qualità di direttore generale dell'Agenzia delle Nazioni unite per l'energia atomica) e ora in prima linea per la riforma del paese. Ma la sua figura sembra impensierire più l'opposizione che la maggioranza.
Load more