copti
  • Federica Zoja 16 giugno 2010
    In un anno decisivo per il sistema politico egiziano, messo a dura prova da un serrato calendario elettorale e dall'incognita della successione presidenziale, cresce la popolarità dell'uomo nuovo Mohammed El Baradei, in pensione dagli incarichi internazionali (il più prestigioso, dal 1997 al 2009 a Vienna, in qualità di direttore generale dell'Agenzia delle Nazioni unite per l'energia atomica) e ora in prima linea per la riforma del paese. Ma la sua figura sembra impensierire più l'opposizione che la maggioranza.
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