Uninettuno, firmato accordo accademico con la Tunisia
5 settembre 2007

Studiare nel proprio paese e ottenere un titolo di studio riconosciuto in Europa e in Italia e in Tunisia: un sogno che diventa realtà per molti studenti grazie all’accordo che è stato firmato il 24 agosto a Tunisi dal rettore dell’Università telematica internazionale UNINETTUNO Maria Amata Garito e dal rettore dell’Università Virtuale di Tunisi Houcine Chebli. La cerimonia si è svolta presso il Ministero Tunisino dell’Università della Ricerca Scientifica e della Tecnologia ed è stata presieduta dal Ministro Lazhar Bououni, che già a febbraio scorso aveva visitato la sede di Roma dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno e, dopo aver analizzato il modello didattico a distanza, aveva espresso l’interesse a far collaborare le università tunisine con UNINETTUNO anche allo scopo di concretizzare il suo progetto, che è quello far diventare a distanza il 20% degli insegnamenti universitari in Tunisia entro il 2009.

Il metodo didattico di UNINETTUNO, in cui i docenti di diverse università e di diversi Paesi collaborano per la costruzione di percorsi comuni i insegnamento, favorendo in questo modo lo scambio di conoscenze tra le diverse culture nel reciproco rispetto, si è dimostrato il più utile a raggiungere l’ambizioso obiettivo. Secondo il Ministro tunisino infatti l’Italia grazie all’università Uninettuno è pioniera dell’insegnamento a distanza confermando la sua tradizionale apertura culturale verso i Paesi del Mediterraneo. Le Università Tunisine assieme ad UNINETTUNO condivideranno curricula, piani di studi, docenti e metodi di insegnamento che renderanno possibile il reciproco riconoscimento dei titoli di laurea, gli studenti termineranno i propri studi con un titolo di laurea riconosciuto in Italia in Europa e in Tunisia che aprirà le porte al mercato del lavoro globale.

Dopo l’Egitto, dove grazie ad un accordo con l’Università di Helwan L’Università Telematica Uninettuno ha già iscritto un centinaio di studenti di ingegneria informatica, anche gli studenti di un Paese importante come la Tunisia potranno effettuare le iscrizioni dal prossimo settembre. “L’obiettivo che ci siamo posti – ha dichiarato il rettore Garito – con l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO è di creare un unico grande ateneo in cui i migliori docenti delle università Europee ed Arabe insegnano in quattro lingue e grazie ad internet e alla televisione satellitare, cerchiamo di portare conoscenza e istruzione nelle case di tutti”. “Con l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO vogliamo internazionalizzare le università, condividendo risorse umane e tecnologiche tra i Paesi dell’Europa e del mondo arabo utilizzando metodologie e strategie di cooperazione per dare risposte ai bisogni di formazione dei nuovi mercati del lavoro”, ha concluso il rettore.

Sul canale satellitare Rai Nettuno Sat 1 e su internet (www.uninettunouniversity.net), il primo portale del mondo in cui si insegna in 4 lingue (italiano, inglese, francese e arabo), gli studenti tunisini potranno seguire le lezioni della propria facoltà nella lingua che preferiscono e studiare sia gli insegnamenti dei docenti europei che di quelli arabi. Grazie agli strumenti didattici interattivi presenti sul sito (chat, videochat e forum), gli studenti potranno dialogare con docenti e colleghi italiani europei e del mondo arabo, e attuare processi di apprendimento collaborativo che si arricchiscono anche delle diverse esperienze culturali. La Tunisia è uno degli 11 paesi partner del progetto Med Net’U, coordinato dal Consorzio Nettuno, in cui i professori di 31 Università del Mediterraneo hanno creato i contenuti dei corsi universitari a distanza e della formazione professionale.

Con la Dichiarazione di Catania del 29 gennaio 2006, di cui il ministro Bououni è firmatario assieme a 14 Ministri dell’Università di Paesi dell’area Euromediterranea, è stato dichiarato di utilizzare i risultati già ottenuti dal progetto Med Net’U (Mediterranean Network of Universities) per potenziare il sistema di apprendimento a distanza e per favorire il più ampio accesso all’istruzione. “Con l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO”, ha concluso Maria Amata Garito, “le Università di diversi Paesi stanno realmente creando insieme reti comuni di sapere. Alla mobilità fisica di professori e studenti, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, si aggiunge quella delle idee, si superano le frontiere, si internazionalizza la cultura e il sapere. Le Università si muovono a cieli aperti, senza confini, determinano nuovi equilibri tra unità e diversità, l’unità dei valori e delle tradizioni che la memoria ci consegna e la diversità delle culture e delle lingue, distribuiscono nuovi saperi, ma creano anche nuovi valori”.