separatismo
  • Incontro con Ferhat Kentel (Sehir University), di Nicola Mirenzi 30 novembre 2011
    La questione curda è tornata di grandissima attualità in Turchia. Non solo perché il 19 ottobre i guerriglieri del Pkk (partito dei lavoratori curdi) hanno sferrato un violentissimo attacco allo Stato turco, uccidendo, nella zona sud orientale del paese, 24 soldati (il bottino di sangue più alto da qualche anno a questa parte). Ma anche perché la reazione della Turchia (guidata dal governo dell'Akp) è stata durissima. Il Presidente della Repubblica Abdullah Gul aveva promesso di far “piangere allo stesso modo” chi aveva fato piangere la sua nazione. E così è stato. Ankara ha lanciato un'operazione massiccia, non solo nel sud est del paese, ma anche nel Nord dell'Iraq, dove i separatisti curdi si rifugiano per poi lanciare i loro attacchi.Per capire il perché di questa recrudescenza del conflitto – che ha a che fare anche col fatto che la Turchia si doterà presto di una nuova Costituzione – Resetdoc ne ha parlato il professor Ferhat Kentel, sociologo dell'università Sehir.  
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