salafiti
  • Andrew Arato 15 febbraio 2013
    Per creare un ordine politico democratico dopo una rivoluzione contro un potere autoritario, il processo di transizione deve incarnare un vero e proprio potere costituente democratico, spiega il politologo Andrew Arato agli Istanbul Seminars di Reset-Dialogues: la democrazia ha bisogno di consenso e stimoli attivi da parte della società civile, e non solo da parte della élite. Nell’Egitto della primavera araba questa forma di potere costituente democratico non è mai realmente emersa, in parte anche perché la Fratellanza musulmana ha permesso ai militari di imporre le proprie regole del gioco in cambio di un’anticipazione delle elezioni che ha finito per favorirla, a discapito dei movimenti spontanei di piazza Tahrir e degli schieramenti politici meno organizzati.Andrew Arato è Dorothy Hart Hirshon Professor in teoria politica e sociale presso il dipartimento di sociologia alla The New School University di New York.
  • Francesco Aloisi de Larderel 1 luglio 2012
    Mohamed Morsi è stato eletto presidente, il primo Capo di Stato civile della Repubblica Araba d’Egitto dal 1953, quando Mohamed Naguib inaugurò una lunga serie di presidenti in uniforme militare che ha avuto termine diciotto mesi fa con la destituzione di Mohamed Hosni Mubarak. Si tratta anche del primo presidente della storia egiziana eletto in maniera democratica.
  • Francesco Aloisi de Larderel 13 ottobre 2011
    Siamo davanti ad un rigurgito dell’ostilità tra musulmani e cristiani in Egitto? Certamente le tensioni di sempre tra le due religioni si sono andate aggravando nell’ultimo periodo, ma non sembra questa la chiave di lettura di quanto è avvenuto. Non si è trattato infatti di uno scontro interconfessionale, ma di una deliberata provocazione nei confronti di una dimostrazione pacifica di cristiani copti, i quali sono poi stati brutalmente assaliti da unità militari.
  • Sadik Al-Azm 11 maggio 2011
    Gli islamisti vogliono riottenere il controllo di tutti gli aspetti della
vita quotidiana, sostiene il filosofo siriano Sadik Al-Azm.
L’esistenza di un movimento reazionario lascia pensare che non ci sarà fine alla violenza.
Questo movimento vuole riesumare tutto ciò che si è perso, invece di
individuare modi innovativi per vivere l’Islam oggi. 


Load more