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  • Soazig Dollet (Reporters sans frontières) intervistata da Ernesto Pagano 24 gennaio 2011
    Un Paese “appena nato”, che ha dovuto aspettare la rivoluzione per far parlare di sé. La crisi politica della Tunisia covava da tempo sotto la cenere, ma, come spiega Soazig Dollet, responsabile per il Maghreb di Reporters sans frontières, raccontare il Paese in tempi “normali” era tutt'altro che facile per i giornalisti locali e i corrispondenti stranieri. Con una censura senza eguali negli altri Paesi arabi, il regime di Ben Ali era riuscito a nascondersi dietro “il paravento dell'emancipazione femminile e della lotta al terrorismo”.
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