ramadan
  • Abdullahi An-Na'im e Tariq Ramadan 11 gennaio 2013
    Due grandi riformisti dell’Islam discutono il futuro della cittadinanza nei paesi della primavera araba. Tariq Ramadan e Abdullahi An-Na’im, due tra i più noti intellettuali e riformisti musulmani contemporanei, sono stati posti di fronte l’uno all’altro da Reset-Dialogues on Civilizations in un incontro per discutere della shari’a, la legge islamica, e se debba avere un posto e quale nelle Costituzioni delle nuove democrazie arabe. Entrambi i pensatori auspicano la piena realizzazione della democrazia nel mondo arabo e sistemi costituzionali che garantiscano l’eguaglianza tra cittadini, il rispetto dei diritti umani e il pluralismo, ma Ramadan ritiene che possa essere utile che la shari’a sia nominata nelle costituzioni arabe per dare alla democrazia un sostegno «dall’interno» della religione e cultura islamica, mentre per An-Na’im le sfere della religione e della politica devono rimanere separate per garantire la laicità dello Stato. L’incontro tra Abdullahi An-Na’im e Tariq Ramadan è stato coordinato da Nina zu Fürstenberg
  • Tariq Ramadan intervistato da Nina zu Fürstenberg 26 gennaio 2011
    «In Egitto il sistema è corrotto e non c’è democrazia. Nelle prossime elezioni presidenziali si porrà il dilemma del ruolo di Mubarak e della successione del figlio, e non solo», spiega l’influente professore, filosofo e scrittore svizzero-egiziano Tariq Ramadan. «In realtà il regime egiziano gode di scarso consenso. È molto impopolare, la popolazione soffre ed è contraria a quello che sta succedendo».
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