palestina
  • Samir Frangieh 20 agosto 2014
    “Penso che il fenomeno più importante al quale assistiamo oggi nel mondo arabo sia la riscoperta dell’autonomia personale,” spiega Samir Frangieh, intellettuale e uomo politico libanese. “Vale a dire: le persone sono coscienti che possono diventare artefici della propria storia. Questo è assolutamente nuovo in una regione in cui per decenni l’individuo è stato ridotto al gruppo, il gruppo è stato ridotto al partito che lo rappresenta e il partito che lo rappresenta è stato ridotto al capo che lo guida. Ci si è dunque ritrovati in questa situazione in cui un intero paese finiva per essere identificato in una persona, per esempio la Siria di Assad, in cui tutto il mondo arabo era catalogato con dieci nomi: tutto il mondo arabo, si tratta di 500 milioni di persone ridotte a dieci o quindici nomi. È questo che la primavera araba ha cambiato.” Abbiamo intervistato Samir Frangieh nel 2013.
  • Amnon Raz-Krakotzkin 17 giugno 2014
    Amnon Raz-Krakotzkin, docente di Storia del Giudaismo all’Università Ben-Gurion del Negev, sostiene che Palestinesi ed ebrei hanno un tratto in comune: l’esilio e l’aspirazione al riconoscimento. Come possiamo definire i diritti collettivi israeliani a partire dal riconoscimento di quelli nazionali palestinesi? Glielo abbiamo chiesto durante i nostri Istanbul Seminars 2013
  • Soli Özel 11 ottobre 2011
    TURCHIA – Quali conseguenze avranno le dimissioni del Capo di Stato maggiore e delle più alte autorità militari turche sulla situazione politica e sociale del paese? Secondo Soli Özel, analista politico e docente di relazioni internazionali presso le università Bilgi e Kadir Has di Istanbul che Resetdoc ha intervistato a Roma il 12 settembre, queste dimissioni rappresentano il culmine di un processo di demilitarizzazione della politica turca durato quasi dieci anni. Il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo di Erdoğan sembra essere riuscito a rovesciare a favore dell’autorità civile un equilibrio apparentemente granitico, che per più di mezzo secolo ha visto i militari intervenire nel processo politico turco in nome della difesa della laicità. Anche di fronte alla Primavera araba e al conflitto israelo-palestinese il governo turco ha assunto posizioni dai contorni ben definiti, da ultimo, in Egitto, l’inaspettata (almeno in Italia) difesa del secolarismo di Stato. Soli Özel analizza la nuova Turchia e le sue relazioni internazionali, paese per paese, dalla Siria alla Libia agli Stati Uniti, individuando le strategie e gli obiettivi da essa perseguiti nella conquista di un nuovo, e già decisivo, ruolo politico a livello regionale e mondiale.Leggi qui il testo dell’intera intervista in italiano
  • Avishai Margalit, filosofo israeliano 1 settembre 2011
    La domanda filosofica “Chi è un ebreo?” è qui affrontata attraverso il caso di Fratello Daniel, un sionista cristiano, che riuscì a creare scompiglio aprendo la questione del rapporto tra apostasia e fedeltà. In occasione degli Istanbul Seminars, il filosofo israeliano Avishai Margalit ne parla a ResetDoc.
  • Mario Cucinella intervistato da Ernesto Pagano 12 aprile 2010
    Gli insediamenti israeliani costruiti in serie, tutti uguali, con un’efficienza e una pianificazione quasi militare; le città palestinesi e i campi profughi sviluppati nella più totale anarchia. Due realtà antitetiche che convivono sullo stesso fazzoletto di Medio Oriente e che hanno impressionato l’architetto Mario Cucinella, esperto di progettazione ambientale e architettura sostenibile, durante la sua ultima visita in Israele e Cisgiordania. Nel corso del suo viaggio, Cucinella ha incontrato esponenti dell’Anp, studenti e docenti dell’università palestinese di Birzeit, per parlare di bioedilizia ed energie rinnovabili e raccogliere contributi dai suoi interlocutori.
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