giustizia-e-sviluppo
  • Matteo Tacconi 21 aprile 2011
    Il modello dell’Akp esercita una indiscutibile forza, dovuta in una buona misura anche alle scelte di politica estera intraprese dall’attuale governo. La Turchia, in questi ultimi anni, ha affiancato ai capisaldi che dalla fine della Seconda guerra mondiale hanno informato la sua azione internazionale – atlantismo, occidentalismo, prospettiva europea e relazioni con Israele (Ankara è una delle poche capitali islamiche a riconoscere lo stato ebraico) – un grande dinamismo in Medio Oriente, Africa settentrionale e nei Balcani, vale a dire nel cosiddetto “spazio ottomano”. Il che ha ne ha accresciuto il prestigio internazionale, potenziato la capacità di fare da collante tra oriente e occidente, rafforzato il rispetto di cui gode nel mondo arabo e il ruolo di negoziatrice.
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