fratellanza
  • Andrew Arato 15 febbraio 2013
    Per creare un ordine politico democratico dopo una rivoluzione contro un potere autoritario, il processo di transizione deve incarnare un vero e proprio potere costituente democratico, spiega il politologo Andrew Arato agli Istanbul Seminars di Reset-Dialogues: la democrazia ha bisogno di consenso e stimoli attivi da parte della società civile, e non solo da parte della élite. Nell’Egitto della primavera araba questa forma di potere costituente democratico non è mai realmente emersa, in parte anche perché la Fratellanza musulmana ha permesso ai militari di imporre le proprie regole del gioco in cambio di un’anticipazione delle elezioni che ha finito per favorirla, a discapito dei movimenti spontanei di piazza Tahrir e degli schieramenti politici meno organizzati.Andrew Arato è Dorothy Hart Hirshon Professor in teoria politica e sociale presso il dipartimento di sociologia alla The New School University di New York.
  • Francesco Aloisi de Larderel 5 dicembre 2012
    La transizione politica che l’Egitto sta attraversando continua a svilupparsi attraverso una serie di eventi in gran parte sorprendenti e imprevisti. Negli ultimi cinque mesi abbiamo assistito all’elezione di un presidente i cui poteri sono stati in larga misura invalidati da una Dichiarazione Costituzionale del Consiglio Supremo delle Forze Armate (SCAF), poi abbiamo visto l’assoggettamento da parte del presidente Morsi dell’establishment militare egiziano, dal quale egli ha acquisito poteri esecutivi e legislativi senza precedenti, il suo incontrovertibile successo in ambito internazionale come mediatore in occasione dell’ultima crisi di Gaza, la sua Dichiarazione Costituzionale che mirava a porlo al di fuori anche del controllo della magistratura, e infine (per ora!) abbiamo assistito all’oltremodo accelerata approvazione della bozza della nuova Costituzione, che sarà sottoposta a referendum nel lasso di tempo straordinariamente breve di appena quindici giorni.
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