saadat-hassan-manto
  • Sara Colantonio 13 maggio 2010
    «Le grandi tragedie – ed in questo caso la partizione dell'India che ha causato un grandissimo esodo – non hanno nessun significato se poi le persone che subiscono questi soprusi non vengono chiamate per nome e cognome e rimangono soltanto dei numeri; nei racconti di questo scrittore ci sono persone con nome e cognome, che si conoscono, perché provengono dallo stesso villaggio». L'editore Franco Esposito Soekardi (Fuorilinea) descrive così lo scrittore pakistano Saadat Hassan Manto, durante la presentazione alla Biblioteca Rispoli di Roma della prima traduzione italiana di un suo libro.
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