riformismo
  • Zaid Eyadat, University of Jordan 23 aprile 2013
    “L’islam è stato usato e politicizzato, e questa è una prova del fatto che la mancanza di uno stato secolare metta in pericolo la natura stessa dell’islam” spiega Zaid Eyadat, docente di scienze politiche presso la Jordan University intervistato durante i nostri Istanbul Seminars. Dapprima, il cosiddetto Messaggio di Amman, da lui promosso insieme ad altri intellettuali riformisti, ha stimolato il dialogo e la discussione tra numerosi studiosi e pensatori musulmani intorno alla possibilita’ di una riforma nell’Islam, poi le primavere arabe hanno dato il via a importantissimi cambiamenti nella regione. Ora, l’esigenza di una riforma e’ rivendicata anche da molti di coloro che sono scesi in piazza.
  • Nasr Hamid Abu Zayd, filosofo egiziano 18 luglio 2011
    Il Corano insegna che Dio ha creato e diversificato gli uomini in nazioni e tribù dai vari colori e linguaggi in modo da consentirne la reciproca conoscenza. Di fatto, gli uomini conoscono se stessi e attraverso la comprensione dell’Altro. Per sua natura storica l’Islam è una vocazione etica e spirituale verso la giustizia sociale. Il Corano, di per sé, riguarda i poveri e i bisognosi. E riguarda il nostro rapporto con l’Altro. A un anno dalla sua scomparsa, ResetDoc ricorda il grande filosofo egiziano Nasr Hamid Abu Zayd con questo video.
  • Fred Dallmayr, University of Notre Dame 13 giugno 2011
    «La mia tesi di fondo riguardo al Corano è che, per comprendere il pensiero islamico, occorre riconsiderare la dimensione umana del Corano. Ancorare il Corano alla storia non significa che le origini del Corano siano [esclusivamente] umane. Credo che il Corano sia un testo divino, rivelato da Dio al Profeta Maometto attraverso la mediazione dell’arcangelo Gabriele. Quella rivelazione, però, ha avuto luogo attraverso l’uso del linguaggio, di una lingua (l’arabo) radicata in un contesto storico. Il Corano si rivolgeva agli arabi che vivevano nel VII secolo, tenendo conto della realtà sociale di quel determinato popolo che al tempo viveva nella Penisola araba. Altrimenti, come avrebbero potuto costoro capire la rivelazione?»Nasr Hamid Abu Zayd
  • Giancarlo Bosetti 13 giugno 2011
    I nodi del rapporto tra l’Islam e la sua via alla modernità, tra questa religione «ortopratica» con i suoi dettati di giustizia (la shari’a) e la costruzione di ordinamenti democratici e pluralisti si riproporranno molto presto, dalla Costituzione egiziana ai codici civili da riscrivere, dalla legislazione sulla famiglia alle politiche necessarie per tutelare i diritti delle donne. Questi temi sono già nell’agenda di oggi. E il lavoro non può che ricominciare da qui, sui punti controversi che hanno alimentato la fatica degli autori e delle autrici di cui parleremo oggi e nei prossimi mesi su ResetDoc.
  • Sadik Al-Azm 11 maggio 2011
    Gli islamisti vogliono riottenere il controllo di tutti gli aspetti della
vita quotidiana, sostiene il filosofo siriano Sadik Al-Azm.
L’esistenza di un movimento reazionario lascia pensare che non ci sarà fine alla violenza.
Questo movimento vuole riesumare tutto ciò che si è perso, invece di
individuare modi innovativi per vivere l’Islam oggi. 


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