made-in-italy
  • Elisa Pierandrei 21 dicembre 2010
    Con macellerie islamiche, negozi o botteghe di alimentari etniche, i piccoli imprenditori halal sono riusciti a fare fortuna e a portare un po’ dei sapori del paese d’origine nelle case musulmane. Da Milano a Torino a Roma, la richiesta è in grande crescita. E soprattutto, soddisfare le esigenze alimentari di quasi due milioni di musulmani in Italia, inizia a fare gola a molti. Munir Ibrahim, 44 anni, nato in Eritrea, è titolare, insieme alla moglie e ad un altro socio, di Zula Italy Food, azienda milanese attiva nella commercializzazione di generi alimentari halal (si tratta soprattutto di salumi e carni macellati secondo i dettami del Corano). Nel 2009 le sue vendite sono cresciute del 30%, senza risentire della crisi economica.
  • La stilista Elena Cristina Toma intervistata da Elisa Pierandrei 8 giugno 2010
    Vi presentiamo il marchio Toma: scarpe, borse e altri accessori in pelle che raccontano la storia di un sogno cominciato lontano, oggi diventato realtà. Dietro a questa preziosa collezione (i materiali sono pitone, lucertola e coccodrillo), c’è una giovane stilista romena, Elena Cristina Toma, 32 anni, approdata a Milano più di 10 anni fa per studiare moda. Dopo la scuola, un ingaggio alla maison Krizia, dove ha acquisito sicurezza e competenze. Poi tre anni fa la decisione di sfidare le proprie capacità professionali lanciando in Italia, uno dei mercati più competitivi al mondo nel settore delle calzature, un marchio che porta il suo nome. Il 20 maggio scorso ha ricevuto a Roma il ‘MoneyGram Award’ nella categoria giovani imprenditori in Italia, che premia l’eccellenza delle aziende gestite da imprenditori stranieri, soprattutto per la capacità di adattare al nostro paese competenze proprie di altre realtà lavorative.
Load more