integrazione
  • Stefano Allievi, Università di Padova 8 maggio 2012
    L’Europa è attraversata dal risentimento e da tensioni reciproche in reazione alla crisi economica, a quella demografica, e soprattutto al cosiddetto “Altro”, oggi spesso identificato con i musulmani. Eppure, se vogliamo l’integrazione effettiva delle minoranze, dobbiamo comprendere che il conflitto stesso è una solo una fase – benché necessaria – del processo di integrazione. In questa fase, il conflitto scivola facilmente su un terreno di “scontro tra civiltà”: noi/loro, amico/nemico ecc. ed è per questo che occorre agevolare il dialogo tra gli attori coinvolti nello scontro. Infatti, non bisogna dimenticare che il conflitto è un processo dinamico, nel quale abbiamo a che fare con altri attori sociali che, come noi, proprio grazie al conflitto possono cambiare il propri atteggiamenti e la propria visione del mondo. Ne abbiamo parlato con Stefano Allievi, Sociologo dell’Università di Padova, durante l’edizione 2011 degli Istanbul Seminars organizzati da Reset Dialogues.
  • Elisa Pierandrei 1 giugno 2011
    Una tiratura di 20mila copie distribuite gratuitamente a Milano, dove si trova la sede della redazione, e in altre 6 città del centro e nord Italia. Il mensile MiPais (www.mipais.it) rappresenta una novità nel panorama delle riviste cosiddette etniche distribuite in Italia: è specializzato nella politica e nell’economia del Sudamerica – come pochi altri del genere – e si propone come mezzo per l’integrazione. È scritto in lingua spagnola ad eccezione di uno o due articoli in ogni numero che sono in italiano, come quelli che trattano di turismo e che mirano a far conoscere al pubblico nostrano le bellezze del Sudamerica. A seguire questo progetto nato nel 2005, da qualche anno c’è un giovane cileno con il pallino del marketing e dell’editoria, Ricardo Quiroga, in Italia con la sua famiglia.
  • Una passeggiata al mercato dell'Esquilino con Khalid Chaouki 21 ottobre 2010
    «Noi giovani musulmani abbiamo il compito di aiutare la comunità musulmana a farsi conoscere e a costruire un nuovo modello di società interreligiosa e multiculturale», dice Khalid Chaouki, direttore italo-marocchino di Minareti.it e uno dei giovani più interessanti della comunità musulmana italiana, nel corso di questa passeggiata con Resetdoc al mercato Esquilino, uno dei luoghi più rappresentativi della Roma multietnica.
  • Alen Custovic 5 marzo 2010
    Com’è la convivenza tra cinesi e italiani ora che la presenza numerica della comunità è cresciuta e i segni della coesistenza sono più visibili? E’ un rapporto sicuramente complesso, anche per una certa chiusura della comunità cinese. Sempre più però sono gli immigrati che si integrano. Uno di questi è Quing, 40enne da cinque anni a Milano, proprietario di un negozio di generi alimentari. A quasi tre anni dagli scontri di via Sarpi, siamo andati a vedere a che punto è il processo di integrazione.
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