gheddafi
  • Soli Özel 11 ottobre 2011
    TURCHIA – Quali conseguenze avranno le dimissioni del Capo di Stato maggiore e delle più alte autorità militari turche sulla situazione politica e sociale del paese? Secondo Soli Özel, analista politico e docente di relazioni internazionali presso le università Bilgi e Kadir Has di Istanbul che Resetdoc ha intervistato a Roma il 12 settembre, queste dimissioni rappresentano il culmine di un processo di demilitarizzazione della politica turca durato quasi dieci anni. Il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo di Erdoğan sembra essere riuscito a rovesciare a favore dell’autorità civile un equilibrio apparentemente granitico, che per più di mezzo secolo ha visto i militari intervenire nel processo politico turco in nome della difesa della laicità. Anche di fronte alla Primavera araba e al conflitto israelo-palestinese il governo turco ha assunto posizioni dai contorni ben definiti, da ultimo, in Egitto, l’inaspettata (almeno in Italia) difesa del secolarismo di Stato. Soli Özel analizza la nuova Turchia e le sue relazioni internazionali, paese per paese, dalla Siria alla Libia agli Stati Uniti, individuando le strategie e gli obiettivi da essa perseguiti nella conquista di un nuovo, e già decisivo, ruolo politico a livello regionale e mondiale.Leggi qui il testo dell’intera intervista in italiano
  • di Elisa Pierandrei 19 luglio 2011
    Un’ondata di sbarchi dalla Tunisia sta travolgendo l’isola di Lampedusa, la porta del Mediterraneo sull’Europa. Sono oltre 20 mila, infatti, i giovani tunisini (per la maggior parte con un’età compresa fra i 17 e i 35 anni) che hanno deciso di lasciare la propria patria, dopo le rivolte che a gennaio hanno costretto l’ex presidente Ben Ali a fuggire in Arabia Saudita. In 23 anni di regime, il raìs ha soffocato ogni speranza di costruire un futuro migliore in patria fra i giovani tunisini che adesso approfittano di una vigilanza meno serrata sulle coste per salire su barconi fatiscenti e tentare lo sbarco in Italia. Troppo spesso incuranti del fatto che si tratta di un viaggio più incerto del futuro della nuova Tunisia.
  • Abdou Filali-Ansary 13 giugno 2011
    “Oggi sembra che in seno al mondo musulmano l’idea dell’accettazione della laicità sia estremamente remota. È come se l’insieme della società, sulla base di profonde convinzioni, rivendicasse una certa forma non dico di teocrazia, ma senz’altro di moralizzazione della vita pubblica”. Le parole di Abdou Filali-Ansary, direttore dell’Istituto per gli studi delle civiltà musulmane all’università Aga Khan di Londra. Direttore e fondatore della rivista marocchina di libri “Prologues”, è autore di numerose opere sulla tradizione riformista nel mondo islamico, tra le quali L’Islam est-il hostile à la laïcité? (2002) e Réformer l’Islam? - Une introduction aux débats contemporains (2003). Ha partecipato agli Istanbul Seminars 2011 conclusisi poche settimane fa.
  • Abdou Filali-Ansary, filosofo marocchino (1/2) 18 maggio 2011
    Il filosofo musulmano spiega perché la richiesta di implementare la legge islamica, la Shari’a, si è estesa ed è divenuta più pressante. Allo stesso tempo vi sono cambiamenti e una rivoluzione intellettuale di tipo liberale che attraversano il mondo musulmano, non coinvolgendo veri e propri movimenti, ma individui che pensano a una coscienza musulmana in nuovi termini. In occasione degli Istanbul Seminars, il filosofo marocchino, ex direttore dell’università Agha Khan, Abdou Filali-Ansary ne parla a ResetDoc.
Load more