9 aprile 2010
In un mondo che per molti versi si presenta come «un sistema strutturalmente instabile», servono idee fresche e innovative, che permettano di guardare da nuove angolature i cambiamenti e le sfide globali, dal terrorismo alla geopolitica internazionale in Medio Oriente, dalla diffusione delle epidemie ai disastri ecologici, dalla sicurezza internazionale ai crack finanziari, e di intervenire con risposte nuove. Servono idee rivoluzionarie, appunto. Questa la tesi che sta alla base del saggio Il secolo imprevedibile. Perché il nuovo disordine mondiale richiede una rivoluzione del pensiero (Elliot edizioni) di Joshua Cooper Ramo, ex corrispondente estero del Time ed esperto di politica internazionale.