civica
  • Ramin Jahanbegloo 13 ottobre 2010
    Il compito civico della filosofia è quello di resistere all'idea stessa di una teoria complessiva e totalizzante della realtà. La discussione civica non si limita a ciò che Martin Luther King chiamava "la carta sottile" della democrazia, ma indica la dimensione critica dell'azione civica che, in maniera attiva e pratica, forma e educa le persone. Proprio qui risiede la sfera del conflitto tra interrogazione filosofica come analisi critica delle norme e dei significati istituiti e come un modo di pensare positivamente orientato alla libertà e alla democrazia, e la chiusura onto-teologica a tutte le forme di interrogazione, espressa da ciò che Cornelius Castoriadis chiama l'“eteronomia istituzionalizzata”. Ciò rimanda all'altra affermazione, che, dove comandano gli dei, non c'è filosofia.
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