29 maggio 2013
Nel corso del 2012 in più di 100 paesi nel mondo si sono verificati torture e maltrattamenti. In molte aree si continua a morire di povertà, e la tutela reale e diffusa dei diritti umani è ancora lontana, come pure la libertà di espressione. Amnesty International ha presentato il Rapporto annuale 2013 che documenta la situazione di 159 nazioni e territori, aggiornata a dicembre scorso. Il primo dato complessivo che emerge dalla documentazione raccolta riguarda il concetto di sovranità, al quale gli stati si richiamano per controllare gli affari interni, senza ingerenze, e spesso purtroppo anche per nascondere uccisioni, oppressione e corruzione. I detentori del potere dovrebbero essere responsabili dell’affermazione dei diritti umani, ma spesso diventano un ostacolo alla loro tutela.