cancellato
  • 7 ottobre 2010
    Il 9 novembre il segretario generale dell'Unesco Irina Bokova ha annunciato che la Giornata Mondiale della Filosofia non si celebrerà più a Teheran, dove era stata inizialmente prevista l'edizione del 2010, e che nella capitale iraniana non si terrà più nemmeno alcun evento secondario: ogni riconoscimento dell'Unesco è ufficialmente ritirato. La decisione ha tolto finalmente dall’imbarazzo l’Unesco e ha reso ancora più evidente l’isolamento di Teheran (Leggi qui la reazione indignata del regime iraniano). Il merito va anche al dibattito suscitato dalla protesta di Resetdoc, cominciata con una lettera da noi inviata lo scorso gennaio alla direttrice dell’Unesco. Dopo le tante adesioni al nostro appello, avevamo aperto sul web una pagina dedicata al lancio di un World Philosophy Day alternativo (philosophy4freedom.org). Come ha scritto il New York Times raccontando la nostra iniziativa, l'Unesco rischiava di «trasformare la sua "scuola di libertà" in un esercizio di propaganda per un regime brutale» (Leggi anche gli articoli che Wall Street Journal, Guardian, Corriere della Sera, Pbs.org (Hamid Dabashi and Binesh Hass), Insidehighered e La Stampa hanno dedicato alla nostra protesta).L’Unesco cancella finalmente la Giornata filosofica di TeheranUn nostro piccolo successoLa funzione civica della filosofia Ramin JahanbeglooPerché il Guardian sbaglia Fred DallmayrGli altri articoli
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