E al Cairo i riformisti musulmani rialzano la testa
Daniele Castellani Perelli 1 febbraio 2011

Come cambieranno i rapporti tra cristianesimo e mondo musulmano, dopo la rivolta egiziana? Al Cairo, infatti, hanno guardato negli ultimi decenni non solo quanti in Occidente cercavano un dialogo politico con il mondo arabo, ma anche quanti hanno tentato un dialogo religioso che è stato sempre più difficile dopo l’attentato dell’11 settembre. Se Mubarak era il leader politico cui rivolgersi per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente, il grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, era il punto di riferimento di quanti, in Vaticano e non solo, cercavano un interlocutore autorevole che rappresentasse in qualche modo l’Islam sunnita.

A dir la verità, dopo l’importante episodio della «lettera dei 138 saggi musulmani» al Papa, non tutto era filato liscio nei rapporti tra Chiesa cattolica e Islam egiziano. In seguito alla strage dei copti di Capodanno, lo stesso al-Tayyeb aveva accusato papa Benedetto XVI di «interferenze» e aveva abbandonato il dialogo con il Vaticano. Ora, nel caos prodotto dalla crisi del regime di Mubarak, nessuno può dire come muteranno i rapporti. Ma, come segnala Sandro Magister sul suo sito, proprio dal Cairo arriva ora un «barlume di luce». Un appello è stato lanciato da 23 musulmani riformisti (tra loro anche Gamal al-Banna, fratello del fondatore della Fratellanza) e sta riscuotendo grande successo su internet, dove è stato pubblicato prima dal sito della rivista Yawm al-Sâbi e poi è stato ripreso da più di 12 mila siti arabi, segnala Magister. Si chiama «Documento per il rinnovamento del discorso religioso» (qui trovate la traduzione italiana, a cura di Samir Khalil Samir per AsiaNews.it), chiede un Islam più rispettoso dei diritti e la separazione tra religione e stato. Menziona perfino il termine almaniyyah, laicità.

«Questo documento del Cairo è nato in ambiente musulmano e ha avuto una diffusione immediata in un circuito d’opinione più largo – conclude Magister – Sui vari siti sta raccogliendo numerosissimi commenti, nella gran parte contrari ed ostili, ma pur sempre prova di un interesse a discuterne». Dal caos di oggi può nascere, oltre a un nuovo Egitto, anche un nuovo Islam?